All’inizio è sempre un po’ un salto nel buio. Se ti stai chiedendo come trasformarti da principiante impacciato a giocatore di poker online di successo, questo è il posto giusto. Qui trovi una guida onesta, senza fronzoli, che ti accompagna lungo la scalata dai freeroll ai tornei high roller. Mettiti comodo, perché il percorso non è una passeggiata, ma con la testa giusta si può fare sul serio.
Freeroll: il primo passo per costruire esperienza

Il bello dei freeroll? Che puoi buttarti senza mettere mano al portafoglio. Non è poco, eh. Ti permettono di prendere confidenza con le dinamiche del tavolo, testare qualche strategia, capire i tuoi punti forti e (soprattutto) i tuoi limiti. In fondo, se sbagli, hai solo perso tempo, non soldi.
Occhio però: qui il tavolo è spesso un carnevale di mani pazze, gente che va all-in alla cieca solo per il gusto di farlo. Per non finire risucchiato nel caos, meglio puntare su poche mani solide e lasciare perdere i bluff fantasiosi. Non stiamo ancora giocando per il titolo mondiale: è il momento di imparare a stare a galla.
Errori tipici nei freeroll:
- Giocare troppe mani deboli “per provare”.
- Sopravvalutare il proprio talento dopo due mani vinte di fila.
- Non osservare il comportamento degli altri al tavolo.
Pro tip: Fai finta di essere al bar a giocare a carte con amici rumorosi: non ti fidi del primo che urla, giusto? Usa la stessa logica online.
La gestione del bankroll: proteggere e far crescere il capitale
Hai vinto qualche spicciolo ai freeroll? Bravo. Ora viene la parte in cui molti si schiantano: gestire i soldi come si deve. Perché il rischio, quando hai in mano un gruzzolo (anche piccolo), è sentirsi invincibili e bruciarlo tutto in tre tornei sbagliati.
Qui la regola non cambia mai: non mettere mai più del 5% del tuo bankroll in un singolo torneo. Se hai 100€, non ha senso buttarti su un tavolo da 50€ — a meno che tu voglia farti fuori in un weekend.
| Bankroll Totale (€) | Buy-in Consigliato (€) |
| 50 | Max 2.50 |
| 100 | Max 5 |
| 500 | Max 25 |
| 1000 | Max 50 |
Come vedi, il bankroll è come una coperta corta: se tiri troppo da un lato, ti scopri dall’altro. Serve disciplina, non fortuna.
Tre dritte per non mandare tutto in fumo:
- Stabilisci un budget settimanale e rispettalo.
- Tieni traccia dei risultati: carta, penna e quaderno vecchio stile funzionano ancora.
- Non rincorrere le perdite: se è serata storta, chiudi tutto e riprova domani.
Queste semplici regole, se applicate con costanza, fanno spesso la differenza tra chi dura nel tempo e chi sparisce dopo poche settimane.
Studio continuo: il segreto per migliorare il proprio gioco
Qui ci si gioca la differenza tra chi resta a girare nei bassifondi dei micro stakes e chi comincia davvero a scalare. Studiare il poker non vuol dire solo leggere libri o guardare video: significa soprattutto imparare dai propri errori.
Fonti utili per chi vuole fare sul serio:
- Libri classici (sì, anche in italiano) come “Il Giocatore di Poker” di Dario De Toffoli.
- Forum online (italiapokerclub.com è un ottimo punto di partenza).
- Video su YouTube di professionisti italiani: seguili, osserva come ragionano.
- Sessioni di coaching (anche solo una ogni tanto, giusto per aggiustare il tiro).
Un trucco? Dopo ogni sessione, scegli due mani che ti hanno fatto sudare e analizzale a freddo. Niente di complicato: basta chiedersi “cosa avrei potuto fare meglio?”. È un esercizio che ti cambia davvero la prospettiva.
Salire di livello: dai micro stakes ai tornei importanti

Arriva il momento in cui ti senti stretto nei micro stakes. È normale. Ma attenzione: saltare i passaggi troppo in fretta è il modo migliore per bruciarsi. Bisogna salire con criterio, valutando bene quando si è pronti per affrontare i tavoli più duri.
| Livello | Buy-in Medio (€) | Bankroll Consigliato (€) |
| Micro Stakes | 1–5 | 100–200 |
| Small Stakes | 10–25 | 500–1000 |
| Mid Stakes | 50–100 | 2000–5000 |
| High Stakes | 250+ | 10000+ |
Come capisci se è il momento giusto?
- Hai una serie costante di risultati positivi, non solo un colpo di fortuna.
- Ti senti a tuo agio con il livello di gioco.
- Il tuo bankroll ti permette di affrontare la varianza senza rischiare tutto.
Sappi che nei tornei più grossi le dinamiche cambiano: la gente studia, si adatta, ti osserva. È un altro mondo rispetto ai freeroll caotici.
Prepararsi agli high roller: gioco mentale e fisico
Qui siamo al top della catena alimentare del poker online. Gli high roller non sono solo una questione di soldi, ma di testa. Devi arrivarci preparato, altrimenti vieni fatto a fette.
Cose da non sottovalutare:
- Allenamento mentale: meditazione, esercizi di concentrazione, pause regolari.
- Condizione fisica: sembra banale, ma dopo 6 ore seduto al PC con la schiena distrutta, la lucidità va a farsi benedire.
- Studio degli avversari: qui ogni dettaglio conta. Come puntano? Quando foldano? Dove sbagliano?
Curiosità: Molti professionisti italiani usano piccoli rituali per entrare nella “zona” prima dei tornei più importanti. C’è chi ascolta sempre la stessa playlist, chi si fa una passeggiata veloce, chi beve una tisana (sì, una tisana!). Non sottovalutare questi dettagli: fanno la differenza.
Conclusione
Dal primo freeroll al tavolo high roller, il viaggio di un giocatore di poker online è fatto di scelte intelligenti, disciplina e voglia di migliorarsi. Non è un salto da fare alla cieca, ma un percorso graduale, dove ogni livello raggiunto insegna qualcosa.
La chiave? Restare sempre affamati, ma senza farsi accecare dall’ego. Giocare con passione, studiare con umiltà, affrontare le sconfitte come lezioni e non come fallimenti. Così si costruisce davvero un giocatore di poker online di successo.
E ricorda: non è mai solo questione di carte, ma di come scegli di giocarle.
